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Mozzarelle di bufala: nessun rischio cancerogeno


L'ormone della crescita bovino utilizzato da alcuni soggetti in modo illegale per incrementare la produzione del latte di bufala (come scoperto a seguito dell'indagine dei Nas di Napoli in alcuni siti in provincia di Caserta) non presenta alcun potenziale effetto cancerogeno per l'uomo.



A spiegarlo è il professor Agostino Macri direttore del Dipartimento di Sanità Alimentare e Animale dell'ISS. «L'ormone della crescita», precisa l’esperto ,«è sempre specie specifico e in questo caso agisce solo sulla specie bovina cui i bufali possono essere assimilati. Una volta somministrato all'animale per via parenterale (iniezione intramuscolo o sottocutanea) si diffonde nell'organismo e si degrada in numerosi metaboliti (frammenti della molecola originale) nei vari tessuti animali perdendo le sue proprietà. Pertanto l'eventuale assunzione di questi tessuti per via alimentare da parte dell'uomo è priva di rischi tumorali. A maggior ragione i prodotti lattiero caseari provenienti da animali trattati con ormone della crescita non possono essere considerati cancerogeni».



L'ormone della crescita GH (ormone somatotropo) è un ormone naturale, secreto dall'ipofisi che ha la funzione di stimolare lo sviluppo armonico dell'organismo. E' presente in tutti i mammiferi, incluso l'uomo e ha la caratteristica di essere specie-specifico, cioè l'ormone umano è efficace per l'uomo, quello suino per i suini e così via. Ma il suo utilizzo in zootecnia, nella forma ottenuta grazie alle biotecnologie, è bandito dall'UE in Italia come nel resto d'Europa.

13/10/2006

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